LA NOZIONE DI "ARTE" PER JOSEPH BEUYS
L'artista ha intriso di significato il concetto di unità tra arte e vita, egli “è riuscito a investire la sua stessa persona di arte, e l’arte della sua persona”.
(De Domizio Durini, 2001, pag. 233)
Il suo concetto di arte è legato strettamente all’impegno creativo che deve essere di ognuno, nel modellare la propria esistenza e il mondo in cui vive; secondo questa idea infatti, la creatività è una caratteristica di tutti gli esseri umani e non una prerogativa di chi si definisce artista. Con l'espresione “Ogni uomo è un artista” egli esprime proprio questo, l’arte è l’unica forza veramente rivoluzionaria, che permette attraverso la creatività e la libertà di fare della vita una “scultura vivente”.
L’uomo per Beuys, è quindi necessariamente un’entità vitale e creativa, che deve impegnarsi nel mutamento della struttura sociale; egli crede dunque nelle potenzialità dell’uomo, in termini di energia creativa che quest’ultimo non deve dimenticare, per poter modificare al meglio la realtà che lo circonda. Egli deve infatti avere la consapevolezza che essere uomo significa proprio questo, il dovere di prendersi la responsabilità e la libertà di agire, che costituiscono la sua dignità.
Creatività, per Beuys significa la libertà di essere uomini inventivi e di vivere creativamente la vita nella consapevolezza della potenzialità che abbiamo di plasmare il sociale affrontandone i problemi; in un approccio che posso definire educativo, l’artista fa coincidere il mondo dell’arte e della vita col mondo dell’educazione, egli infatti conferisce molta importanza alla formazione degli individui, ricchi di potenzialità importanti per il presente e il futuro.
L’uomo è un essere creativo e libero ed è importante creare una coscienza di questo per far sì che egli attraverso un atto artistico, possa usare la sua creatività in modo rivoluzionario e quindi cambiare la storia. Questo concetto educativo di cui si serve Beuys è necessariamente legato alla politica che gli uomini, organizzati in gruppi consapevoli, devono prendere in carico, per raggiungere una democrazia reale. Il concetto ampliato di arte, sostenuto dall’artista, estende quindi l’impulso di libertà e creatività anche alla pedagogia e alla politica.
Col concetto di
libertà egli esprime la libertà dell’individuo singolo, ma soprattutto la libertà dell’uomo nel rapporto con l’altro, nel mettere a disposizione degli altri i frutti del suo libero agire, questo attraverso la comunicazione che permette di «mostrare quel che abbiamo prodotto con la nostra libertà»; alla comunicazione Beuys dà molta importanza in quanto ognuno deve rendere pubblico il suo pensiero e la sua azione avvicinandosi agli altri. Tutto ciò è finalizzato, nel pensiero dell’artista, a creare modelli reali per proporre un nuovo ordinamento sociale in cui le facoltà umane vengano realizzate nella loro completezza.
L’azione dell’artista si concentra sull’ampliamento della comprensione di sé e della realtà da parte dell'uomo che lo porterà ad una capacità di rinnovamento e ad una maggiore cura degli altri e quindi della società; infatti ogni atto quotidiano, se svolto sotto la forza della creatività, diventa atto artistico che mette in opera creativamente il messaggio di uguaglianza e di libertà di Beuys.
In sostanza
“Arte” per Beuys non è più un concetto museale, bensì antropologico e in quanto tale si rivolge ad ogni campo dell'attività umana, dalla scienza alla politica, investendo soprattutto la dimensione pratica dell'agire, in un processo di rigenerazione e liberazione dell’individuo. Tale concezione globale dell'arte responsabilizza l'uomo nei confronti di ogni suo atto, sollecitandolo a partecipare ed impegnandolo ad agire creativamente per modificare il proprio mondo. La possibilità per ognuno di essere artista, a modo proprio ed al di fuori delle convenzioni imposte, è il pilastro su cui si basa l'impegno di Beuys in favore di una radicale uguaglianza.
A questa definizione di arte è indissolubilmente legato il concetto di Scultura Sociale, un principio universale che deve animare e sorreggere il lavoro quotidiano di ogni essere umano che concepisca il mondo come un “materiale plastico da modificare”
(Mustacchi, 1999, pag. 63), per mezzo della propria energia creativa e della capacità attraverso di essa di valorizzare ogni atto quotidiano promuovendolo ad atto artistico; questa intenzionalità è racchiusa in quella che Beuys ha denominato
"Teoria della Scultura", la quale esprime il modo in cui ognuno di noi deve saper incanalare la propria energia creativa nell’intenzione.
“Ogni uomo è un artista” si riferisce dunque, alla qualità di cui ognuno può avvalersi nell’esercizio di una qualunque professione nell’ambito del quotidiano.