ATTENZIONE AL SINGOLO
Si discorre qui dei criteri che definiscono l'unicità dell'individuo: dal latino individuum, indiviso, indivisibile. Essere singolo, distinto e indivisibile in sé.
Possediamo una vita interiore che ci caratterizza, perché possediamo un’individualità, un insieme di qualità specifiche e condizioni proprie che ci rendono diversi dagli altri.
Ci sentiamo
persone uniche e differenti perché titolari di una storia unica e irripetibile, una storia soltanto nostra, costituita dalle nostre innumerevoli esperienze, ma anche dai vissuti, dalle esperienze interiori, dai nostri pensieri e dalle convinzioni, dalle nostre conoscenze e dai saperi con cui ci siamo confrontati; di questa nostra storia fanno anche parte le aspettative e le ambizioni, i progetti di cui attendiamo la realizzazione, i sogni e i desideri. Ma più importante, è la storia degli incontri con le persone più diverse, che ci hanno tenuto compagnia per un tratto di strada, o che ci accompagnano ancora adesso, di quelle che abbiamo ammirato perché hanno lasciato in noi un segno (gli educatori e non-educatori), o la storia di quei rapporti conflittuali che hanno fatto chiarezza in noi seppure per un momento.
In alcune persone ci siamo rispecchiati, riconoscendoci nel contempo distinti da loro, scoprendoci singoli e unici individui, incapaci di conformarci nel profondo ad uno stile di vita che non ci appartiene.
“La nostra ‘normalità’ è costituita dalla percezione della nostra separazione dalla normalità altrui”
(Demetrio, 2000, pag. 116). Ognuno di noi è certo della propria unicità sapendo di essere senza uguali e cosciente del suo essere nel mondo “il punto di osservazione assolutamente unico che ciascuno di noi occupa su un suolo e in ogni istante col proprio corpo, che non può mai essere il suolo o l’istante dell’altro”
(Demetrio, 2000, pag. 117).
Questo concetto di individualità non intende però escludere il ruolo dell’altro nella storia di vita di ciascuno, dove invece con la
cura di sé si impara ad occuparsi anche degli altri nel rispetto della loro unicità.
Ciò conduce alla considerazione dell’
importanza di ogni singola esistenza umana, per la storia irripetibile di cui è portatrice, poiché essa è una vita che ha di per sé un grandissimo valore cui ogni persona, ogni società, ogni organo di governo e istituzione sovranazionale deve saper rispettare. Ognuno dovrebbe sapere infatti, come la nostra vita sia stupefacente proprio perché
contingente ed incerta.
La nostra è una storia unica proprio per il suo carattere contingente, la nostra vita è scaturita dall’intreccio di miriadi di storie e di eventi, ed è per questo che ha il diritto di essere rispettata e valorizzata così come prescritto dalla
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, nonché dalla
Dichiarazione sulla razza e sul pregiudizio razziale approvata dall’assemblea generale dell’Unesco nel 1978.
Queste due dichiarazioni sono importanti perché contengono principi riguardanti la dignità umana dei singoli individui, che sono affermati come criteri-guida cui deve ispirarsi l’azione politica.
Infine la valorizzazione di ogni individuo ci porta ad un’attenzione al singolo e alla sua storia, che non si ferma a considerazioni generali, ma che si impegna ad intervenire, nella logica dell’
educazione, per il miglioramento della qualità di vita di ognuno, nella ricerca del benessere.